NICOLA BOTTIGLIERI e SAVERIO TOMAIUOLO
Premessa
Ottanta anni sono trascorsi dalla battaglia di Cassino, tre generazioni di uomini e donne si sono succedute nella valle del Liri, i luoghi dello scontro sono stati ricoperti dalla vegetazione e intorno ai centri abitati, oramai ricostruiti, sono sorti fabbriche, campi lavorati, frutteti, ferrovie, strade ed autostrade. Tutto evidenzia il fervore tenace degli uomini e delle donne che si sprigionò a partire dal 17 marzo 1945 quando il capo del governo Ivanoe Bonomi, alla presenza del sindaco Gaetano Di Biasio, decretò la rinascita di Cassino e lo stesso giorno fu posta la prima pietra per la ricostruzione della stessa abbazia benedettina.
In questi anni la memoria orale, tramandata all’interno dei paesi e delle famiglie, si è affievolita ed ha cominciato a cedere il passo a quella scritta, alla Storia vera e propria, memoria più ampia e documentata di sicuro, ma anche incurante delle vicende dei singoli individui. Oggi, a ricordare quegli eventi terribili, vi sono i cimiteri di guerra, i monumenti di pietra, i filmati d’archivio, i libri scritti dagli storici di professione, molti dei quali non presero parte alla battaglia, né furono testimoni delle cose di cui parlano ma ricostruiscono il passato frugando negli archivi, leggendo i documenti, vedendo i filmati o le foto di guerra.
Anche noi, che non siamo stati né protagonisti né testimoni della guerra nella valle del Liri, abbiamo cercato di “ricordare” gli eventi, orientandoci fra documenti e testimonianze, fra storia e letteratura, fra archivio e narrazione.
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