Guerra tra Israele - Hamas nel diritto dei conflitti armati
 
Autore:
Giuseppe Paccione
Formato:
17 x 24 (cm)
Pagine:
464
Disponibilità:
SI
Prezzo:
25,00 €
 
 
Sintesi
 

Il 7 ottobre 2023 verrà ricordato dalla storia come data in cui è esplosa la guerra fra due soggetti differenti: il primo costituito da Israele, considerato attore statale, il secondo dal movimento terroristico di ?am?s, nella veste di attore non statale. L’obiettivo del volume ha come scopo l’inquadramento di tale conflitto nel quadro del diritto internazionale umanitario o, meglio, del diritto dei conflitti armati [una volta veniva denominato diritto bellico], branca parte del diritto internazionale generale, che disciplina una gamma di regole allo scopo di circoscrivere gli effetti dei conflitti bellici. Esso, inoltre, regolamenta la conduzione delle ostilità e tutelare la popolazione civile da attacchi indiscriminati, ricordando che si applica sia in uno scontro militare interno, sia in quello internazionale, a prescindere dalla legittimazione e dalle ragioni dello jus ad bellum. Il volume, in aggiunta, si focalizza nell’esaminare un insieme di principi cardini che, purtroppo, sono stati infranti a discapito dei civili da entrambi i protagonisti dell’assurdo scontro armato, cagionando molti morti e feriti fra i civili. Principi, come, ad esempio, la necessità, la proporzionalità, l’avvertimento, la precauzione e via discorrendo, contenuti nelle principali Convenzioni di Ginevra e nei Protocolli addizionali (ricordando anche le precedenti Convenzioni dell’Aja et alias), e che i belligeranti stessi, volente o nolente, sono tenuti a rispettare e ad onorare. Il volume inquadra il conflitto Israele-?am?s nella sfera prettamente giuridica internazionale, senza dovere essere a favore dell’una o dell’altra parte dei soggetti che si contendono. L’autore si è concentrato, come super partes, nel delineare, con questo lavoro, le ragioni per le quali sia fondamentale che, nel momento in cui inizia una guerra, le Parti coinvolte debbano fare attenzione a non coinvolgere la popolazione civile e i loro beni materiali nel vortice del conflitto bellico.

October 7, 2023, will be remembered by history as the date on which the war between two different subjects broke out: the first constituted by Israel, considered a state actor, the second by the terrorist group of ?am?s, in the capacity of non-state actor. The aim of this volume is to frame this conflict within the framework of international humanitarian law or, better, the law of armed conflicts, formerly known as the law of war, a branch of general international law, which regulates a set of rules aimed at limiting the effects of war. It also regulates the conduct of hostilities and protects the civilian population from indiscriminate attacks, recalling that it applies both in an internal military confrontation, as well as in the international one, regardless of the legitimacy and reasons of jus ad bellum. The volume, in addition, focuses on examining a set of key principles that, unfortunately, have been broken at the expense of civilians by both protagonists of the absurd armed clash, causing many deaths and injuries among civilians. Principles, such as necessity, proportionality, warning, precaution and others, contained in the main Geneva Conventions and Additional Protocols (recalling also the earlier Hague Conventions et alias), and that the belligerents themselves, whether they wish to or not, they are bound to respect and honor. The volume places the conflict between Israel-?am?s conflict within the purely international legal framework, without having to be in favor of one or the other side of the contending subjects. The author has concentrated, as super partes, in outlining, with this work, the reasons why it is fundamental that, at the moment when a war begins, the parties involved must be careful not to involve the civilian population and their material assets in the vortex of war.

 
Autore/i

 

Giuseppe Paccione, Professore universitario per l’insegnamento in Operazioni di pace e intervento umanitario presso l’Università degli Studi “N. Cusano” di Roma, dove ha già ricoperto l’incarico di docente per il Master di II livello sulla Giustizia penale internazionale e grandi processi della storia A. A. 2021-2022; cultore della materia per le discipline European Cooperation in Criminal matters/Immigration law presso l’Università degli Studi LUMSA di Roma A. A.2023-2024; studioso di Diritto internazionale e dell’UE, nonché di Diritto dei conflitti armati, Diritto del mare e delle migrazioni internazionali, Diritto diplomatico e consolare. Dottore in Scienze Politiche, corso di studio Politico ed Economico-Internazionale, conseguito presso l’Università degli Studi “A. Moro” di Bari; laureando in Giurisprudenza presso l’Università di Tor Vergata – Roma; iscritto all’Ordine nazionale dei giornalisti; collabora come autore per tematiche giuridiche internazionali per il portale giuridico Diritto.it. Condirettore e Capo redattore dell’Osservatorio di politica internazionale della testata giornalistica PRPChannel; Editorialista per il settimanale Ènordest; già membro del Comitato scientifico di Italia Strategic Governance. Collaboratore esterno dei quotidiani online: Report-Difesa, European Affairs, la Gazzetta italo-brasiliana et alias. Scrive per il periodico dello Stato Maggiore della Difesa, denominato Informazioni della Difesa, dove pubblica analisi di carattere giuridico e politico internazionale. Autore e coautore di una serie di pubblicazioni.

Michael Selis è laureato in Storia e Civiltà presso l’Università di Pisa (110 e lode), e attualmente dottorando nel programma di interesse nazionale in Studi Europei, con il curriculum in Storia dell’integrazione europea e dell’idea d’Europa, presso l’Università di Genova e l’Università G. “D’Annunzio” di Chieti-Pescara, in co-tutela con l’Université libre de Bruxelles (ULB). Ha pubblicato articoli su riviste scientifiche riconosciute dall’ANVUR, come «Instituta. Journal of History of European and International Institutions», «Central European Political Science Review» e lo «Strategic Leadership Journal» del Centro Alti Studi della Difesa, istituzione del Ministero della Difesa italiano. È membro della Società italiana per lo studio della storia contemporanea (SISSCO), è anche vicedirettore scientifico della World Complexity Science Academy (WCSA). Le sue aree di studio si concentrano sul processo dell’integrazione europea, con particolare attenzione ai rapporti transatlantici, alla riforma istituzionale della NATO alla fine della Guerra fredda, e alla Politica estera e di sicurezza comune europea negli anni Ottanta e Novanta.

 
   
 
 
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