Scritti in Onore di Renato Tobia e Paolo Tombolini
 
Autore:
Antonio Caiafa
Formato:
17 x 24 (cm)
Pagine:
200
Disponibilità:
SI
Prezzo:
15,00 €
 
 
Sintesi
 

Gli Avvocati Renato Tobia e Paolo Tombolini, recentemente scomparsi, hanno rappresentato un encomiabile esempio di lealtà, correttezza, probità e competenza nell’espletamento della professione forense. I loro contributi, in materia deontologica, espressi per anni in sede istituzionale nell’ambito delle commissioni istituite dall’Ordine degli Avvocati di Roma, sono stati un punto di riferimento fondamentale per molte generazioni di Avvocati, che hanno potuto approfondire la conoscenza dei principi deontologici, in linea con il rilievo costituzionale e sociale della difesa. Ruolo costituzionale riconosciuto dagli artt. 24 e 111 della Costituzione e richiamati nel preambolo del Codice Deontologico, laddove si afferma che “l’Avvocato tutela, in ogni sede, il diritto alla libertà, l’inviolabilità e l’effettività della difesa, assicurando nel processo la regolarità del giudizio e del contraddittorio”.

Invero la collettività, proprio in considerazione del rilevante ruolo svolto dagli Avvocati, ci osserva e ci giudica, non solo in base alla nostra competenza professionale, che pur è indispensabile, ma anche in considerazione della condotta, che noi Avvocati assumiamo, certamente durante l’esercizio della professione, ma anche in ogni manifestazione della vita quotidiana. Da qui la necessità di mantenere sempre una condotta irreprensibile sotto il profilo della correttezza, della probità e del decoro, avendo ben presente che una valutazione negativa nei confronti di uno soltanto di noi si riflette sull’intera categoria forense. Va posto nel giusto rilievo che le norme deontologiche tutelano il pubblico interesse al corretto esercizio della professione, che si attua con il pieno rispetto dei doveri di indipendenza, lealtà, decoro, probità, dignità, diligenza e competenza richiamati dall'art. 3, comma 2, della Legge professionale n. 247/2012, a puntuale conferma del rilievo sociale della difesa e dell’importanza del rispetto dei principi deontologici.

Pubblico interesse al corretto esercizio della professione, riconosciuto in considerazione della specificità della funzione difensiva e della primaria rilevanza giuridica e sociale dei diritti alla cui tutela essa è preposta, come previsto dall’art. 1, comma 2, lettere a), b), c) del nostro Ordinamento professionale. Peraltro le norme previste dal Codice Deontologico forense, pur provenendo da fonte pattizia, costituiscono fonti normative integrative della legge, che devono essere obbligatoriamente rispettate dagli iscritti all’Albo forense. A tal fine, oltre al Consiglio Distrettuale di Disciplina, è attribuito al Consiglio Nazionale Forense, quale giudice speciale, il potere di valutare la condotta degli iscritti all’Albo all’esito di un procedimento disciplinare che si conclude con una decisione impugnabile innanzi alle Sezioni Unite della Corte di Cassazione. È auspicabile, dunque, che ognuno degli iscritti all’Albo ispiri la condotta ai principi di lealtà, probità e correttezza non soltanto perché imposti da norme deontologiche obbligatorie, ma soprattutto perché li ritiene parte integrante e imprescindibile del proprio modo di essere, così contribuendo a rafforzare sempre di più la reputazione e il decoro proprio e degli Avvocati.

 
Autore/i

ANTONIO CAIAFA, Avvocato in Roma, Cavaliere della Repubblica, Consigliere dell’Ordine, Coordinatore delle Commissioni Crisi, Diritto societario, Diritto del Mercato, Marchi e Brevetti, Docente di Diritto delle Procedure concorsuali presso l’Università LUM “Giuseppe Degennaro” di Bari. Direttore della collana editoriale “Il XXI Secolo del Diritto” della Nuova Editrice Universitaria di Roma. Autore di numerose monografie: Società scioglimento e liquidazione (1997); I rapporti di lavoro nella crisi di impresa (2004); La legge fallimentare riformata e corretta (2008); Codice del fallimento e delle procedure concorsuali (2008); Jobs Act e procedure concorsuali (2018); Il nuovo codice della crisi e della insolvenza della impresa (2019); La disciplina dei rapporti di lavoro nel nuovo codice della crisi e della insolvenza della impresa (2020). Curatore dei Trattati: Le procedure concorsuali nel nuovo diritto fallimentare (2009); Le procedure concorsuali (2011); Il fallimento e le altre procedure concorsuali (2014); Le procedure concorsuali tra economia e diritto (2016); Commentario alla legge fallimentare (2017); Codice della crisi e dell’insolvenza della impresa (2020), Rinegoziazione: una necessità ed una sfida per il futuro (2021), Diritto della crisi delle imprese (2022). Coautore di altre Opere e Autore di scritti minori.

 

 
   
 
 
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